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Ti sei mai chiesto come le aziende chimiche garantiscano il rispetto delle normative in tutta l’Unione Europea? Qui entrano in gioco i progetti REACH-EN-FORCE (REF), organizzati dall'ECHA.
Questi progetti sono progettati per verificare che le aziende rispettino correttamente i regolamenti REACH, CLP e PIC, assicurando un’applicazione uniforme delle normative in tutti gli Stati Membri.

L'obiettivo del REF è duplice: da una parte, garantire che le aziende rispettino le obbligazioni stabilite; dall’altra, migliorare la qualità delle informazioni fornite lungo tutta la catena di fornitura.

Gli ispettori nazionali lavorano insieme per valutare la conformità alle normative e i risultati vengono raccolti in un rapporto che identifica i problemi e propone miglioramenti.
In questo articolo ti spiegheremo di più sullo sviluppo di questi progetti dell’ECHA, analizzeremo gli errori più comuni nelle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) e vedremo quale sia il profilo principale delle aziende ispezionate.

Sviluppo dei progetti REACH-EN-FORCE

I progetti di ispezione europei REACH-EN-FORCE sono organizzati dal Forum per lo scambio di informazioni dell'ECHA, con l'obiettivo di promuovere l'applicazione dei regolamenti descritti.

Ogni 5 anni, gli Stati Membri devono presentare un rapporto alla Commissione sul funzionamento del regolamento nei loro territori.

Questi rapporti devono includere sezioni sulla valutazione della conformità normativa, i risultati delle ispezioni ufficiali, le attività di supervisione svolte, le sanzioni previste e altre misure applicate durante il periodo specificato, in conformità con le decisioni del Forum.

Le informazioni vengono raccolte dall’ECHA e dal gruppo di lavoro del Forum. Da qui si elabora un rapporto finale che riassume i risultati di ogni progetto REF e fornisce dati utili per proporre misure di miglioramento sulla sicurezza.

In sintesi, per decidere l’ambito di un progetto REF:

  • I membri del Forum, l’ECHA e le organizzazioni di parti interessate accreditate (ASO) presentano proposte;

  • Il gruppo di lavoro del Forum sulla Privatizzazione dei progetti REF crea un elenco di argomenti potenziali per il progetto;

  • Il Forum nel suo complesso seleziona e approva il progetto durante una delle sue riunioni plenarie.

Altri progetti REACH-EN-FORCE

Ecco una panoramica dei progetti svolti finora, dei temi trattati e delle previsioni per il futuro, per permettere alle aziende di anticipare le ispezioni:

  • REACH-EN-FORCE-7: verifica del rispetto degli obblighi di registrazione delle sostanze chimiche ai sensi del regolamento REACH.

  • REACH-EN-FORCE-8: conformità dei prodotti venduti online, verificando la corretta informazione sui pericoli, SDS e restrizioni sulle sostanze pericolose.

  • REACH-EN-FORCE-9: rispetto degli obblighi di autorizzazione delle sostanze incluse nell'Allegato XIV del REACH.

  • REACH-EN-FORCE-10: rispetto delle restrizioni sulle sostanze in prodotti, miscele e articoli, sotto regolamenti come REACH, POP, RoHS e la Direttiva sui Giocattoli.

REF-11: Un Progetto Focalizzato sulla Nuova Regolamentazione delle SDS

Il progetto REACH-EN-FORCE-11, sviluppato nel 2023, è nato in risposta all’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2020/878, che ha introdotto cambiamenti significativi nel contenuto delle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) ai sensi del regolamento REACH.
Questo regolamento ha aggiornato l’Allegato II del REACH, alineandolo alle previsioni 6ª e 7ª del Sistema Globalmente Armonizzato (GHS) e includendo nuove sottosezioni e requisiti informativi.

Tra le novità principali:

  • Informazioni su nano forme;

  • Proprietà di interferenza endocrina;

  • Codici UFI per le miscele;

  • Fattori di moltiplicazione ambientale;

  • Stime di tossicità acuta (ATE);

  • Condizioni d’uso relative alle sostanze soggette ad autorizzazione.

Il progetto REF-11 aveva come obiettivo principale valutare il grado di conformità ai nuovi requisiti da parte dei fornitori di sostanze e miscele nel mercato dell’UE/SEE.

Errori più comuni nelle Schede di Dati di Sicurezza

Sezione 1

  • Nel sottoparagrafo 1.1, mancavano i codici UFI dove obbligatori (oppure l'UFI era indicato nel sottoparagrafo 2.2).

  • Inoltre, mancano informazioni sulle nano forme (nuovo requisito).

Sezione 2

  • Nel sottoparagrafo 2.2, mancavano alcuni numeri di autorizzazione.

  • Nei sotto paragrafi 2.1 e 2.2, la classificazione e l’etichettatura erano spesso errate.

  • Nel sottoparagrafo 2.3, mancavano informazioni sulle proprietà di interferenza endocrina (nuovo requisito).

Sezione 3

  • Nei sotto paragrafi 3.1 e 3.2, in molti casi non erano indicati i limiti di concentrazione specifici (SCL), i fattori di moltiplicazione (M-fattori) o le stime di tossicità acuta (ATE) (nuovo requisito).

  • La classificazione risultava frequentemente errata.

Sezione 8

  • Nel sottoparagrafo 8.1, mancavano informazioni sui valori di OEL o sulle relative notazioni richieste e sulla base legale.

  • Nel sotto paragrafo 8.2, le informazioni sui DPI (dispositivi di protezione individuale) erano incomplete (ad esempio, mancavano dettagli sullo spessore dei guanti, sulle norme applicabili e sul tempo di permeazione).

Sezione 9

  • Nel sotto paragrafo 9.1, mancavano informazioni sui dati disponibili e sulle nano forme (nuovo requisito).

  • Nel sotto paragrafo 9.2, mancavano dettagli sulle classi di pericoli fisici o sulle caratteristiche di sicurezza (nuovo requisito).

È importante sottolineare che la maggior parte delle aziende ispezionate erano piccole e medie imprese (PMI), evidenziando il ruolo cruciale che queste realtà ricoprono nel settore.

In merito alle 903 SDS non conformi, le autorità hanno adottato un approccio prevalentemente orientato alla guida, emettendo raccomandazioni scritte nel 69% dei casi, piuttosto che applicare sanzioni severe.

Verso REF-12 e REF-13

L’ECHA sta già lavorando su due progetti chiave che si concentrano sul rispetto delle normative UE:

  • REF-12:
    Questo progetto si focalizzerà sulla sicurezza dei prodotti importati, in particolare sulle sostanze chimiche provenienti da paesi extra UE. A partire dal 2024, verranno condotte ispezioni per verificare che le aziende importatrici dispongano della documentazione adeguata, dell’etichettatura corretta e che i prodotti non violino alcuna restrizione.
    Le aziende che si affidano alle importazioni devono assicurarsi di rispettare tutte le normative per evitare sanzioni o possibili problemi legali.

  • REF-13:
    Questo progetto, previsto per il 2025, si concentrerà sulla vendita online di prodotti come giocattoli, sostanze chimiche e articoli per uso domestico. L’obiettivo sarà verificare che i prodotti venduti tramite piattaforme digitali rispettino i requisiti di classificazione, etichettatura e imballaggio secondo i regolamenti REACH e CLP.

Dato che il commercio elettronico è stato identificato come un settore ad alto rischio di non conformità, la nuova legislazione, come il Digital Services Act, fornirà agli ispettori strumenti più efficaci per garantire che le informazioni sui pericoli dei prodotti siano correttamente comunicate e accessibili ai consumatori.

Un'industria formata e informata

Negli ultimi anni abbiamo assistito a vari cambiamenti normativi introdotti dall’Unione Europea nella legislazione comunitaria, che hanno avuto un forte impatto sul settore chimico e su settori correlati. Per questa ragione, è fondamentale prestare attenzione a tutte le fasi della gestione documentale di sostanze e miscele.

Come evidenziato dai risultati dei programmi di ispezione condotti dal Forum, le grandi aziende dispongono spesso di risorse e capacità per gestire questi aspetti. Tuttavia, le PMI e le piccole imprese si trovano spesso in una posizione di svantaggio.

Di conseguenza, queste aziende devono prestare particolare attenzione per garantire la conformità alle normative, affidandosi al supporto e alla consulenza di esperti del settore.

José Olmo, creatore della soluzione eQgest per la conformità alle normative comunitarie e internazionali sulla sicurezza dei prodotti chimici, conosce a fondo le esigenze del settore per superare con successo i programmi come REACH-EN-FORCE.

Secondo la sua esperienza, questi progetti “svolgono una funzione importante come strumento che fornisce alle autorità dell'UE informazioni essenziali sul livello di conformità del settore a tali regolamenti e sui problemi che le aziende si trovano ad affrontare.”

José Olmo sottolinea inoltre che molte aziende che si rivolgono a eQgest hanno subito ispezioni nell’ambito di questi programmi e necessitano di assistenza per correggere le carenze riscontrate, specialmente in ambito di classificazione delle miscele, contenuti e gestione delle SDS.

L’esperto aggiunge: “Abbiamo spesso riscontrato che le aziende hanno una conoscenza limitata sui programmi REACH-EN-FORCE e sui loro obiettivi, il che ci ha portati a includerli nelle nostre attività formative per migliorare la conoscenza delle normative da parte dei nostri utenti.”

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